lunedì 28 giugno 2010

STORIA DI UNA PERSONA QUALSIASI A CUI E' STATO DEDICATO UN LIBRO

Overton Kavanaugh è morto il 17 giugno 1994.

Lexington è la seconda città del Kentucky per numero di abitanti.
280 mila, più o meno come Verona. Più piccola di Bologna, più grande di Taranto. 
Il 23 maggio del 1933 vi nacque Seabiscuit – e questo può interessare gli appassionati di cavalli.
Il 6 maggio 1961 vi nacque George Clooney – e questo mi stupirei di sapere chi possa interessare.
Il fatto che vi nacque anche Overton Kavanaugh non interessa davvero a nessuno. Tranne me.
Overton dev’essere un nome tremendo per un bambino. Non ho un grande orecchio per l’onomastica anglosassone, ma il fatto che fin da ragazzino si sia fatto chiamare Toby la dice lunga sull'argomento.
Toby dunque, e quel nome gli rimase appiccicato tutta la vita.



Toby nacque verso la fine degli anni venti da una famiglia molto ricca.
Come molti ragazzini andava pazzo per i libri di fantascienza, tanto da averne una piccola biblioteca.
L’altra cosa che adorava era il biliardo.
Ci giocava tutti i giorni, a biliardo. La carambola, il gioco di sponda, l’effetto; il tempo sospeso  nell’attesa del colpo, l’ultima palla in buca.
In casa aveva un tavolo da biliardo sul quale si allenava. Prima da solo, poi con qualche amico. Spesso con Walter.
Walter lo conobbe a scuola, i primi anni delle superiori. Era timido, gracile e impacciato, il bersaglio preferito dei bulli della scuola. E infatti ne aveva già cambiate tre.
Forse una battuta, due chiacchiere su un fumetto – da ragazzini basta davvero poco – fatto sta che Walter divenne ospite abituale a casa di Kavanaugh. E Toby gli aprì la sua libreria, gli prestò i suoi libri di fantascienza e gli insegnò a giocare a biliardo.
Walter, a 17 anni, lasciò la scuola e si arruolò in marina negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale.
Toby, invece, finiti gli studi divenne un famoso giocatore professionista. Al suo ritiro comprò una sala da biliardo a Lexington.

Walter morì il 9 agosto del 1984 per una crisi cardiaca.
Quattro giorni prima di morire era uscito il suo ultimo bestseller – Il colore dei soldi.
La dedica recita: A Toby Kavanaugh, che mi ha insegnato a giocare a biliardo.

La vita di Toby Kavanaugh è andata avanti. Ed è finita nel giugno del 1994, in casa sua, pestato a morte con una mazza da baseball. L’assassino non è mai stato arrestato.
Pare che Toby giocasse un po’ troppo d’azzardo e invitasse in casa gente non proprio raccomandabile.
Dell’omicidio qualche tempo dopo fu accusato tal Cody Allen Dunn. Un testimone oculare lo aveva visto uscire dalla casa della vittima con le mani sporche di sangue il giorno del delitto.
Dopo verifiche e controlli incrociati durati oltre un anno risultò che il testimone chiave era in carcere il giorno dell’omicidio. Le prove, poi, non corrispondevano neanche per sbaglio.
Quello di Toby Kavanaugh è diventato uno dei tanti casi non risolti, i famosi cold case.

Poi, la notizia curiosa.
Nel gennaio 2010 nel Kentucky sono state introdotte particolari carte da gioco nelle prigioni e nelle carceri. Su ognuna di queste carte ci sono una foto, un nome e alcuni dettagli dell’omicidio.
L’idea è quella di far diventare questi omicidi argomento delle chiacchiere tra una partita e l’altra così che a qualche detenuto possa tornare in mente un dettaglio, una voce che girava, un indizio che porti le indagini nella direzione giusta.
Christine  Kavanaugh, nipote di Toby, ha insistito perché il caso di suo nonno fosse inserito in quel mazzo nella speranza che, a più di 15 anni  di distanza, si possa trovare il colpevole dell’omicidio.
Quasi mi sono stupito che nell’articolo non si facesse cenno al fatto che Toby Kavanaugh fosse stato il modello per Fast Eddie Felson de Lo Spaccone, né che fosse stato tanto amico di Walter Tevis da essergli dedicato l’ultimo libro prima di morire.
Overton  Kavanaugh (a.k.a. “Toby”) è morto il 17 giugno 1994.

In memoria.

1 commento:

  1. In memoria?

    Oddio! Mi si sono rotte le acque.

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